venerdì 13 luglio 2012

Frutti di mare

La ragazza Rumena poi è venuta davvero all' appuntamento.
Qui la chiamerò Agatha.

 E' stata puntualissima, e ha fatto quello che probabilmente riteneva uno sforzo per essere bella. Purtroppo detesto le acconciature elaborate, adoro i capelli lisci, con la frangetta, magari tagliati a caschetto.
Ma ho apprezzato il pensiero.
I sandali senza tacco poi, ugh... ma al primo appuntamento sono tollerante, sant'uomo che non sono altro.

Siamo stati a prendere un prosecco in uno dei posti più fighetti del pianeta, a Corso Vittorio Emanuele.
Ogni volta che vado in questi locali penso che se mi conoscessero davvero mi butterebbero fuori.
E' una artista, in Italia per vacanza. Intelligente e spigliata, parla un Inglese passabile, specialmente per l'Est.
Voleva frutti di mare. Casualmente ho scelto un ristorante vicino al mio ufficio.
La cena è stata lunga e piacevole, abbondante come non sempre in questi posti. E le piace il vino,in quantità da Signora, ma sempre un ottimo segno di apertura alla gioia.
E' ovvio che l'abbia portata con una scusa in ufficio, che l'abbia baciata, che abbia risposto; meno ovvio che alla fine in quelle stanze non sia successo molto, per una sua pudicizia da teenager d'altri tempi.
E' in effetti molto più giovane di me, ma credo che più che altro il suo fosse uno statement del tipo "prendimi sul serio".

Il modo in cui si avvinghiava, lungo la strada del ritorno, in cui insisteva a tenere la mano, mi hanno fatto capire molto di lei. E quel che ho visto mi è piaciuto, non per i piccoli trucchi di finta avarizia che fan solo ridere i vecchi lupi ingrigiti, ma per il calore che emanava, una dote rara.

La rivedo nei prossimi giorni, c'è poco tempo ma è un'arte, scippare la vita.

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