giovedì 30 agosto 2012

Indice dell'opre venture

Ecco,

per essere uno che soffre di vita immobile,
ovvero che si dilania perché non succede mai niente,
stanno accadendo troppe cose.
Troppe per scriverle in un blog.
Ma per esercizio ci proverò, ricordando che questa è la

Notte dell' Alba.

E altre cose su cui scrivere, al più presto (linkerò tutti i titoli ai post man mano che li scrivo)

L' Incredulo
L'Abisso
Pacco
Il Bordello Svizzero
Mantienimi


E poi devo finire  l'essay sulle Ragioni Per Cui, e continuare quello su Perché Ci Si Masturba.

Ah, tanto da fare, ma è stato tanto vivere, con in bocca un gusto di sale.

sabato 25 agosto 2012

Il sonno

Sonno continuo
e pensieri di suicidio.
Depressione a mille, pienamente giustificata.
Anni fa pensavo che il problema fosse non avere abbastanza soldi, o una bella macchina, o una buona posizione sociale; non essere abbastanza sicuro di me, o interessante.
Adesso ho tutto questo, e non è cambiato niente.
Non c'è niente da fare, continua ad andare male
e mi sforzo di trovare motivi per andare avanti
ma non ne vedo.
Credo che il problema sia che pur senza esser brutto, non sono bellissimo.
Mentre cerco, indubbiamente, donne belle.
I metodi di contatto a disposizione, principalmente social networks e brevi interazioni personali, non danno semplicemente il tempo di mostrare altro oltre all'aspetto; si viene scartati sulla fotografia.Ogni donna  ha centinaia di candidati, una vera selezione la fa solo sul 10% dei più attraenti, degli altri non vuole sapere nulla.


Non è che condanni la cosa; io stesso mi baso su quello.
Però io sono un uomo, il che vuol dire che la bellezza altrui la pago, nei modi più vari, mettendo a disposizione le mie risorse in cambio della sua fruizione.
Le donne, che la bellezza invece la  vendono, in teoria valutano altri aspetti, maxime i soldi.
Quindi, sempre in teoria, anche se non fai il modello dovresti avere delle chances con donne belle.
Ma non è facile. Perché la tipa deve poter capire, nei brevi attimi in cui ti valuta per la prima e ultima volta, che hai grana.
A questo servono gli accessori di lusso: l'orologio costoso, il SUV, il vestito firmato.
Ma tutte queste cose hanno i loro svantaggi.
I vestiti firmati sono infine molto comuni, e moltiplicando per dieci la spesa si ottiene un miglioramento minimo che raramente sarà notato.
Gli orologi: certo, se trovi l' intenditrice li capisce. Ma quante intenditrici ci sono?
Avere la macchina sportiva serve molto poco se poi non riesci ad ottenere un appuntamento per farci salire qualcuna.
E  comunque quest'approccio ha il problema che se vuoi perseguirlo fino in fondo, cioè contare solo su quello, ti metti in competizione con gente spaventosa. Hai il Porsche? Ci sarà sempre uno con l'Aston Martin.
Hai l'orologio da 5000? Ci sarà in giro il tipo con quello da 50mila.
Insomma, puoi distruggerti e arrivare comunque secondo.
E con le donne chi arriva secondo non scopa.
Allora diciamo che ci si potrebbe basare su un mix, che è quello che ho tentato di fare io.
Moderati segnali di benessere, un aspetto decente e attenzione alla linea, una conversazione piacevole, una personalità spiccata.
Non funziona.
E il motivo per cui non funziona lo spiego poi, chè ho sonno.

sabato 11 agosto 2012

Perché

Qualche tempo fa mi è stato chiesto di descrivere il mio mondo, per come traspare da questo blog.
E' ovvio che una grossa parte ne resta fuori; non viviamo in una società abbastanza evoluta da permettere alle persone di dire sulle stesse pagine come si chiamano e che amano il sesso anale passivo.

Questo blog nasce da diverse esigenze; una delle maggiori è comunque l'aiutarmi a  gestire la frustrazione.
Frustrazione nella ricerca di quello che ora è l'obiettivo assoluto della mia vita, ovvero trovare una donna dominante con cui avere una relazione cuckold, che detto così ha il fascino di una testa di cernia al supermercato ma che in realtà è un moto dell'anima di una forza devastante e di una poesia infinita, per chi è disposto ad ascoltarlo; e ciò andrà spiegato meglio, in futuro.
La coscienza della estrema difficoltà di questo obiettivo (sulla rete mondiale ci sono in questo momento esattamente tre siti di coppie che vivono la situazione come la sognerei io), mi porta da una parte a utilizzare per la ricerca una moltitudine di canali non sempre ortodossi, e dall' altra a cercare di tamponare l' urgenza dell'anima con rapporti mercenari che diano un pò di respiro alla mia fantasia tormentata.
Nessuna delle due cose sta funzionando; di qui il titolo del blog.

Neanche a pagare.

Sì, perchè non c'è nulla da fare, è un continuo sbattere la testa e poi risbatterla ancora con il solo risultato di trovarsi il cranio in pappa.
Dell' incapacità delle cosiddette "professioniste" di fornire al cliente uno straccio di motivo per tornare da loro ho già detto qualcosa, e altro continuerò a dire perchè porca miseria gli episodi da leggenda si accumulano.
Quanto alle altre (quelle cioè che non paghi in contanti ma in regali, cene, gioielli e magari alimenti post divorzio) , si sta rivelando un'impresa impossibile anche semplicemente conoscerle  per una uscita.

Non è che io non abbia argomenti, anzi.
Però mi è sempre andata bene alla maniera dei maschi (quelli normali: i superbelli vivono un mondo parallelo che li fa assomigliare psicologicamente alle femmine, viziati e incapaci di gestirsi).
Ovvero buttando il veleno.
Attraversando interminabili periodi di carestia.
Gettando centinaia di ami per tirare alla fine su uno scorfano, come diceva mio zio.

E quindi, quando alcuni mesi fa ho cominciato questo percorso, sapevo già quel che mi aspettava.
Il blog è stato un freddo e lucido tentativo di documentare, e ricordarmi e giocare con le tappe del cammino, perchè se penso all'arrivo mi viene da impazzire.
Ed è comunque dura.
Sui siti non rispondono, nei locali non ti cagano, poi le fermi per strada e ti guardano come un pazzo, che non si capisce perchè non cerchi sui siti e nei locali.
Le compagnie per uscire? Alla mia età non ce ne sono, e se ce ne fossero sarebbero frequentate da ultraquarantenni divorziate che dopo avere fatto le puttane irraggiungibili in gioventù e avere scelto esclusivamente in base a muscoli e cilindrate, ORA che hanno la pelle vizza  e le tette sgonfie vorrebbero essere apprezzate per la loro cultura e spiritualità.
Ma andate affanculo e leggetevi Houellebecq, ruderi inutili.
E si va avanti, con poca serenità.

Il fondo del barile

Poi alla fine è andata in tutt'altro modo.
Una non si è fatta sentire, l'altra non stava bene, e sono uscito con una terza conosciuta su un sito di incontri.
Il che è interessante, perché in Italia l'impresa non mi è mai riuscita.
Ragazza gradevole, un pò sovrappeso e di grande intelligenza; ne è uscita una bella cena, ma il giorno dopo partivo e per motivi geografici difficilmente ci sarà un seguito.
Tra l'altro, bigotta, come sembra che siano tutte le non professioniste che incontro ultimamente.
La sua politica è che la dà al CINQUANTESIMO appuntamento.
Perchè vuole essere sicura che lui sia interessato a lei come persona.
E infatti regolarmente trova degli sfigati che al cinquantunesimo appuntamento rivelano copiosi problemi idraulici.
Ma tu guarda.
Ho cercato di spiegarle che se uno accetta una ordalia simile è perchè non ha occasioni altrove; il suo metodo dà la serena garanzia di raschiare il fondo del barile.
Ma come tutte le donne è inamovibile e tetragona all' esperienza, quindi continuerà così.
Il che è un peccato perchè ha degli occhi stupendi e con 10 Kg in meno meriterebbe davvero.
La capacità femminile di procacciarsi l' Inferno in terra pur avendo schiere di angeli a  disposizione è ineludibile.
E va bene così.

domenica 29 luglio 2012

Ciao, come sei bella

E poi accade, all' improvviso.
Nella grande città dell'Est Europa dove sto trascorrendo un pò di vacanze, grazie a una amicizia che dura da vent'anni, mi sono trovato per una serie di bizzarre e invero poco piacevoli circostanze ad avere una serata completamente da solo.
Il mio amico è un'ottima persona, ma non concepisce la vita notturna.
E insomma, uno sguardo su gnoccatravels per vedere i posti consigliati e via.

Il fatto è che la vita notturna non piace neanche a me. Trovo quei locali dove si beve e si lanciano gridolini con un tunph tumph tumph continuo nelle orecchie il massimo dell'idiozia. E non sono abbastanza bello da rimorchiare di sguardi.
Io funziono di parole, di sorpresa, di umorismo e coraggio. E in discoteca sono un perfetto baccalà, per giunta ormai un pò fuori stagione.
Ma si sa, all'Est basta entrare  e ti rimorchiano loro.
Seeh. Stì cazzi. I tempi belli della miseria qui sono passati, non filano di striscio.
Per cui mi sono rassegnato a lanciarmi io.

Ho scoperto già da qualche giorno con una certa sorpresa che da queste parti un italianissimo "Ciao, come sei bella" viene capito al volo e provoca piacevoli rossori. Alla faccia degli approcci strategici.
Non che finora mi avesse portato molto di concreto, infine.

E stasera ho sorbito il calice che tocca al maschio, di indifferenza , due di picche e sorpresi dinieghi (sorpresi nel senso di "come ti viene di provarci con ME, che come tutte ce l'ho solo io"). Ma avevo solo questo Sabato, e non volevo mollare troppo facilmente. Di locali ne ho girati tre.
Nel terzo il solito "Ciao come sei bella " gettato quasi senza guardare ha incontrato improvvisamente un sorriso. L'ho guardata meglio, forse non mi ci sarei fiondato se avessi riflettuto un pò, ma è comunque sopra la sufficienza, abbondantemente.

Si chiama Maria. Ha vissuto in Italia a lungo, come al solito con uno sciamannato che viveva di espedienti, l'ha messa incinta e da sette anni nemmeno vede la bambina.
Motivazione "era bello". Ma tanto lo sapevo prima di chiedere, quante ne ho sentite di storie così.
Fanno le preziose solo con chi non è nè Apollo nè delinquente. Allora non ci sono nè dedizione nè conto in banca che bastino, è sempre troppo poco per Lorsignorine. Poi aprono le gambe al primo drogato con gli occhioni.
E passano il resto della vita a lamentarsi dell' inaffidabilità maschile.

Insomma, le ho offerto da bere, mi sono lasciato convincere a ballare, cosa che detesto ma che pratico, ove necessario, con anarchico fervore che le lascia spesso piacevolmente esterrefatte.
E poi una chiacchierata fuori dal locale, dove ci siamo raccontati un pò.
So di essere un tipo interessante, e tra l'altro so esserlo in quattro lingue.
Ho anche imparato a far cadere le osservazioni giuste per far capire che sono in soldi, cosa che tira sempre fuori il loro lato romantico.
Mi sono divertito  a infrangere tutte le regole del bravo rimorchiatore. Le ho chiesto di baciarmi, dicendole tranquillamente che sapevo benissimo che la cosa andava fatta di sorpresa e con sublime senso dell'attimo, ma che non mi andava.
Bacia bene. Io meglio, e l'effetto è stato quello atteso.
Tutta sospirosa e preoccupata di non essere presa per una facile.
Perchè ci vuole tempo eccetera. E io a raccontare senza ridere che quel che conta è la mente.
Le ho lasciato il mio biglietto da visita, dovrebbe contattarmi domani. 
Era chiaro però che subito non ci stava, per non rovinare le cose ho detto che tornavo in albergo.
Mentre andavo via mi ha chiesto se esisto davvero.

E sono andato nel locale accanto. Dove c'era una vietnamita di una bellezza abbagliante, truccatissima, minigonna e tacchi a spillo. Pure tettona. Sbavavo, non ci sono altri termini.
Non filava proprio, di pura forza di volontà sono riuscito a scambiarci quattro chiacchiere, ma vive qui e probabilmente ha la città ai suoi piedi.
Era precisa identica ad un'altra orientale incontrata anni fa ad Amburgo, che rappresenta una delle storie più incredibili della mia vita. Le ho addirittura chiesto se per caso... ma no, era semplicemente la gemella.
 E insomma, appena possibile, Vietnam, arrivo.

Ironia della sorte, rientrato in albergo trovo il messaggio di una locale che mi stavo baccagliando via Social Network. Dopo avermi mandato per prati per giorni, stasera mi ha chiesto di uscire. Però mi ha messaggiato sul sito quando ero già fuori.
Bona dovrebbe essere bona forte, rischio domani di trovarmi in conflitto di interessi, con questa e Maria che vogliono entrambe venire a cena. Al caso sceglierò lei, inventando per Maria una scusa tragica e commovente.
Sì, sono un bastardo. Mi ci avete fatto diventare voi.


martedì 24 luglio 2012

E insomma

E insomma, sono alla seconda pippa senza fumare, pulito da quattro giorni senza sigarette.
In vacanza, fermo le ragazze per strada con allegria e senza molta convinzione, godendomi anche futilità come una gita in Kayak.
Sto abbassando la pressione e riducendo il ghigno, il che non risolve nulla, ma va bene così.

lunedì 16 luglio 2012

Perché ci si masturba (1)

O almeno, perché mi masturbo io.
Quel che accade a me è quel che accade a molti maschi. Forse non tutti. Ma una buona parte.
Confidenze, letture in rete. Non sono il solo.

La masturbazione femminile è diversa. E' uno sfogo dei sensi, la ricerca di un piacere fisico, uno stop allo stress.
Non dico che a volte non accada anche a noi.
Ma perché succeda, dobbiamo essere integri, nel pieno delle energie.
E per il masturbatore compulsivo, categoria che comprende tutt'altro che una minoranza dei maschi, questo non si verifica quasi mai.

Ci si masturba per disperazione.
Quando il pensiero di quanto sia difficile soddisfare le nostre fantasie diventa opprimente.
E si farebbe di tutto per sfuggire all' angoscia.
Ci si crea un mondo proprio, in cui i sogni accadono.
Un grembo accogliente contro il freddo del vento di fuori.
Il maschio è creatura visuale; e preferisce quindi avere una immagine, un filmato che faccia da innesco.
Ma è solo l' innesco.
Perché su quelle immagini si costruiscono storie. Si immaginano antefatti ed eternità.

Io sento, in quei momenti, letteralmente le foto che mi parlano. Frasi di voci suadenti.

E tutto svanisce, e lo schermo diventa l' unica realtà.
E non vuoi andartene.

Passano ore.
Passano la vita e le rare occasioni, mentre sei nel tuo bozzolo.
E in quel momento non te ne frega niente.

Oggi avevo due obiettivi: sbrigare certa burocrazia arretrata e andare in piscina con gli amici.
Mi sono svegliato alle 10:30.
Non ho fatto nulla di tutto questo fino ad ora. Mezzanotte e dieci.

Tempo passato a masturbarmi o a riprendermi dalla stanchezza della masturbazione.
Perché diventa un peso fisico, che appanna i riflessi e la mente e induce un sonno continuo.

Per controllare il fenomeno, che mi mangia la vita, ho cominciato a tenere un diario del tempo gettato in questo modo.
A fianco, per non avvilirmi, la lista di quel che ho combinato di buono.

Oggi mi sono masturbato due volte, per un totale di 3 ore e 34 minuti.
E' incluso nel conteggio il tempo dedicato alla ricerca delle immagini in Rete, durante il quale comunque mi tocco.
E fumo. Fumo come un disperato, per tutto il tempo.
Ora ho la bocca acida.
Ed è un problema in più, perché sono due dipendenze che si sommano, e sconfiggerle è ancora più difficile.

Tanto altro tempo sul letto a riprendermi, leggendo o sonnecchiando di un sonno inutile.

Brevi pause per mangiare. Al positivo, solo un paio di lavatrici.

E non posso ancora andare a dormire, perché quelle pratiche devo sbrigarle per forza

Ne soffrirà il sonno, domani ne soffrirà il lavoro.

Ma una piccola vittoria, l'avere cominciato il diario, il quantificare l' eternità indeterminata e inutile, l'ho avuta.

Per cui ora vado a fare quel che devo.

Verrà un tempo di gioia, perché questo è l'Inferno.